Il Monte Bronzone, facile e alla portata di tutti, è una magnifica balconata panoramica sul lago d’Iseo, che si snoda ai suoi piedi come un fiordo. L’escursione che abbiamo fatto per raggiungerne la cima va a ricercare – sul suo versante meridionale – vari punti di interesse nascosti, che agli occhi di un escursionista distratto potrebbero sfuggire: roccoli tradizionali per la caccia, ripide fasce rocciose nascoste dalla vegetazione, grotte, poggi panoramici isolati e antichi ricoveri in pietra per il bestiame. Descrizione Percorso Si parte dalla piccola frazione di Lerano, che si raggiunge da Sarnico e Viadanica seguendo la valle lungo la strada asfaltata, arrivando a parcheggiare dopo le ultime case, in uno slargo a destra, da dove parte il sentiero. Si segue a destra la stradina che sale a mezzacosta, compie un paio di tornanti andando a raggiungere alcune case rurali, poi al primo bivio tenere la destra seguendo la stradina che porta alla prativa località di colle Cambline (780 Mt.), da cui si gode una bella vista sul Monte Bronzone a Nord, e sul lago d’Iseo. Si prosegue arrivando ad un roccolo di caccia, qui occorre abbandonare il sentiero e traversare a destra nel bosco (indicazioni per la grotta “bus del coren”), seguendo una labile traccia nel bosco e raggiungendo ben presto le prime placche rocciose. Proseguire ancora qualche decina di metri passando oltre le pareti di roccia più ripide, dopo un po’, sopra la traccia di sentiero si presentano delle facili roccette articolate, qui si prende a salire senza percorso obbligato su facili passaggi (I°, max. II° grado, volendo è possibile trovare percorsi più tecnici e continui) alternate da tratti scoscesi di erba e cespugli. Facendo bene attenzione durante la salita (stiamo puntando verso la cima del Corno Buco) si scorge l’ampio ingresso di una grotta (poco profonda) tra le severe rocce che la contornano. Proseguendo ancora lungo la fasce rocciose si sale fino a raggiungere la ampia dorsale erbosa del Corno Buco, poche centinaia di metri verso destra e si arriva a toccare la croce, posta su un magnifico e isolato poggio panoramico sul basso lago d’Iseo. Adesso si segue verso nord, in direzione del sempre visibile Monte Bronzone. Si segue dapprima il sentiero 708 passando sotto la sommità del Corno Buco alla nostra sinistra, poi il sentiero TPC, che con alcuni saliscendi tra i pascoli, appostamenti di caccia e prati conduce al colle di Oregia, alla località Prato Chierico col suo misterioso cerchio di pietre, e successivamente si arriva ad incrociare il sentiero 701: lo si segue verso sinistra iniziando ben presto a prendere quota risalendo il versante meridionale della montagna, dapprima tra bosco rado, poi su prati aperti con rare roccette affioranti. Nel giro di poche decine di minuti si arriva alla cima del Monte Bronzone (1334 Mt.), dove si trova una enorme campana posta in una struttura davvero alta ed imponente. Discesa La discesa segue un percorso diverso: si scende dal ripidissimo versante nord del Bronzone fino a rientrare nel bosco, si prosegue la discesa arrivando ad una sella (1200 Mt.) posta tra il monte Bronzone e la Punta Piagnole, qui si svolta a sinistra e si inizia una lunga e dolce discesa con percorso quasi rettilineo, sotto la dorsale sud-occidentale che scende dal monte Bronzone. Il sentiero perde dapprima quota tra boschi ombrosi di faggi e castagni, poi prosegue ancora con un lungo tratto pianeggiante seguendo la medesima direzione. Dopo poco meno di un ora da quando si è imboccato il sentiero alla sella tra il monte Bronzone e la Punta Piagnole, si arriva ad un nuovo – grande – roccolo di caccia, ricavato in una grande radura nel bosco. Con attenzione è possibile trovare a sinistra, nella parte alta al limite della radura un nuovo sentiero che si addentra appena accennato e pianeggiante nel bosco (non ci sono numeri o indicazioni, ma è il 739). Questo sentiero prosegue per quasi un’ora mantenendosi sempre pianeggiante, percorre un bosco luminoso, si transita accanto a una sorgente, si attraversa quello che sembra un ghiaione di bassa quota e infine si raggiunge una strada che comincia a scendere verso Lerano (tenere sempre la destra) chiusa con una sbarra per fermare i veicoli. Dopo poco ci si ricongiunge alla strada asfaltata che si era percorsa alla partenza, con le sue case rurali, e in pochi altri minuti si perviene al parcheggio. |
Note |
Le rocce nei pressi della grotta sotto la cima del Corno Buco nascondono dei tesori antichi milioni di anni: fossili di conchiglie. Una bella soddisfazione per chi sa aguzzare la vista! In località Prato Chierico, sulla dorsale tra il lago d’Iseo e la Valle di Viadanica, è possibile osservare quello che oggi parrebbe un ricovero per il bestiame, ricavato al di sotto del livello del terreno all’interno di un cerchio di pietre. Assomiglia molto ad un antico luogo di culto, successivamente riadattato per usi più pratici e meno pagani. |
Data Escursione: | 24.Febbraio.2019 |
Componenti: | Armando,Elisio, Chiara, Daniela |
Ora di Partenza: | ore: 7.00 |
Località e Ora di Arrivo: | ore: 8,15 Viadanica ( Lerano) |
Durata Escursione: | ore: 5,00 |
Durata Salita: | ore: 3,00 |
Distanza Percorso: | km: |
Quota Partenza: | m: 559 |
Quota Arrivo: | m: 1334 |
Dislivello Effettivo: | m: 775 |
Sentieri Cai: | n: 701, 708, 739, TPC |
Difficoltà: | Facile con Roccette |
Atrezzatura: | |
Tipo di Attività: | Escursione |
Punti di Appoggio: | |
Condizioni Meteo: | |
Note: |